STATUTO DELL’OPERA VOCAZIONI SACERDOTALI

L’Opera Vocazioni Sacerdotali è nata nella nostra Arcidiocesi per iniziativa di Mons. Emilio Ferrais, Vescovo Ausiliare del Card. Nava e rettore del nostro Seminario, che, dopo aver convocato e ascoltato il Clero, il 17 Febbraio 1927, prese la decisione di fondarla chiamando al suo sostegno, oltre il Clero, le associazioni cattoliche e tutti i cristiani impegnati per il Regno di Dio.

Il 28 Gennaio 1928 il Card. Giuseppe Francica Nava «visto che la medesima (Opera) ha preso uno sviluppo consolante per i risultati finora avuti e promettente per l’avvenire», l’ha eretta canonicamente, mettendola sotto il patrocinio di Sant’Agata.

Nella festa dell’Immacolata Concezione del 1947 il Card. Pizzardo, Prefetto della S. Congregazione dei Seminari, su istanza dell’Arcivescovo di Catania, ha aggregata l’«Opera Mons. Ferrais per le Vocazioni Ecclesiastiche sotto il patrocinio di Sant’Agata» alla Pontificia Opera delle Vocazioni Sacerdotali, assegnandole la posizione giuridica di Filiale.

L’Opera vive e opera tuttora nell’Arcidiocesi, dopo aver superato un momento di crisi. Coordina la sua azione con il Centro Diocesano Vocazioni, di cui è membro, nello spirito del Concilio Vaticano II, come previsto nel Decreto Optatam Totius n.2, il quale fa riferimento a «Opere delle vocazioni, già erette o da erigersi nelle singole Diocesi, Regioni o Nazioni, a norme delle direttive pontificie».

1. L’Opera Vocazioni Sacerdotali è un’associazione promossa e benedetta dalla Chiesa, che riceve dall’Arcivescovo il mandato di svolgere un organico lavoro nella comunità diocesana a vantaggio delle vocazioni al Sacerdozio ministeriale.

2. L’O.V.S. è costituita:

            a) per promuovere nella comunità cristiana maggiore apprezzamento e stima del sacerdozio;

            b) per richiamare il precetto di Gesù: «pregate perché il Signore mandi operai nella sua messe» e per offrire occasioni e modi di praticarlo;

            c) per rendere le nuove generazioni più attente e sensibili alla voce di Gesù che chiama e per offrire ai chiamati al Sacerdozio gerarchico pieno sostegno;

            d) per rafforzare la solidarietà diocesana verso il Seminario.

3. Il Presidente dell’O.V.S. è nominato dall’Arcivescovo per un tempo prestabilito. Egli esplicherà il suo lavoro per la realizzazione dei fini dell’Opera, in continua dipendenza dal suo Pastore, in collaborazione con il Clero secolare e regolare e in consonanza con i membri dell’Opera, la cui attività cercherà di stimolare e coordinare.

4. Affiancherà l’azione del Presidente un Segretario che sarà nominato dall’Arcivescovo e, oltre a sostenere l’Opera con al preghiera e il consiglio, si occuperà delle attività organizzative.

5. In ogni Parrocchia il Parroco nominerà almeno un responsabile dell’O.V.S. e comunicherà il suo nome alla Presidenza dell’Opera. L’eletto si premurerà di trovare altri validi collaboratori e di presentarli al Parroco per costituire un gruppo di lavoro che svolga, con efficacia, opportune iniziative, in stretto collegamento con la Presidenza dell’opera.

6. L’O.V.S. riporrà la sua piena fiducia nei mezzi soprannaturali perché le finalità, per cui lavora, dipendono solo dalla grazia di Dio alla quale, l’Opera, non mancherà di offrire un attiva e fedele collaborazione.

7. L’O.V.S. proporrà alla comunità diocesana incontri culturali per approfondire il tema della vocazione sacerdotale nella Parola di Dio, nelle opere dei Padri, nei documenti della Gerarchia, nella storia della Chiesa, ricercando a questo fine l’aiuto di qualificati teologi. Rivolgerà la su attenzione alle nuove generazioni, con iniziative ben studiate nel linguaggio e nelle tecniche, per illustrare il posto e la funzione del sacerdote nella vita della Chiesa. Farà conoscere ai fedeli dell’Arcidiocesi la vita e i problemi del Seminario.

8. Le attività sociali inizieranno ogni anno alla fine di Ottobre o ai primi di Novembre. Con ritmo mensile o, eccezionalmente, con una frequenza maggiore si terranno incontri dei responsabili parrocchiali.

9. Le riunioni generali saranno, possibilmente, preparate da riunioni più ristrette in cui si studieranno iniziative da proporre all’assemblea e si valuteranno modi e tempi per la loro riuscita. Chi vorrà prendervi parte segnalerà il suo nome alla Segreteria. 

10. La Presidenza invierà persone esperte nelle opere di apostolato, e che abbiano disponibilità di tempo, a collaborare più strettamente nelle attività di carattere generale dell’O.V.S. o ad assumersi parte dell’onere di alcune attività organizzative.

11. L’O.V.S. riserverà ogni anno almeno due incontri ai ragazzi per svolgere attività di carattere formativo, in relazione alle finalità che le sono proprie. Prenderà, perciò, contatto con i gruppi parrocchiali giovanili (ministranti, classi di catechismo, etc.) e cercherà di incrementare e di estendere l’Associazioni Piccoli Amici del Seminario, già costituita in qualche Parrocchia.

12. La devozione a Gesù, Sommo ed Eterno Sacerdote, qualifica l’appartenenza all’O.V.S. e va considerata aspetto importante della propria santificazione.

Il membro dell’O.V.S. trovi nel suo impegno un motivo di fervore spirituale, sia assiduo alla Celebrazione del Sacrificio Eucaristico, alla preghiera, ai Sacramenti, e pratichi intensamente le virtù cristiane.

Sostenga con il suo esempio e la sua preghiera gli altri responsabili e coltivi atteggiamenti di concordia e di generosa dedizione.

Promulgo questo Statuto, che fu discusso nel Consiglio Presbiterale.

 

Catania, 7 Ottobre 1986

 

Sac. Salvatore Pappalardo             Mons. Domenico Picchinenna

 Cancelliere Arcivescovile                             Arcivescovo